Il cavaliere solitario by Larissa Ione

autore:Larissa Ione [Ione, Larissa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fanucci
pubblicato: 2013-10-23T22:00:00+00:00

18

Dio, Reseph era in fiamme. In fiamme come una torcia, così caldo che temeva di sciogliere il volante mentre conduceva il pick-up di Jillian lungo la strada. La cabina era silenziosa, tesa, l’aria era così carica di energia sessuale che la sentiva sulla pelle, come se anche il minimo tocco lo potesse mandare oltre il limite.

A giudicare dal profumo speziato che emanava Jillian, lei provava le stesse cose. Il suo desiderio era stato abbastanza potente da fargli quasi fermare il fuoristrada per due volte e fare esattamente quello che aveva detto di non voler fare.

Grazie a dio erano arrivati a casa. Fermò di colpo il pick-up nel parcheggio e scese alla velocità della luce. Prima che Jillian riuscisse a scendere dal sedile, la prese in braccio e la portò alla porta. Mentre chiudeva la porta alle sue spalle, iniziò a baciarla, il cuore stava andando su di giri per il desiderio. Aveva bisogno di lei come dell’aria, finché non l’avesse sentita sotto di lui con le braccia e le gambe strette attorno a sé, si sarebbe sentito soffocare.

La mise sul letto molto più delicatamente di quanto avrebbe potuto fare, di come avrebbe fatto se fosse stata un’altra notte. Ma era avvenuto un cambiamento, uno scontro di realtà ed emozione. Aveva considerato l’eventualità di non recuperare mai la memoria, ma le cazzate di Mister Amnesia avevano risollevato l’argomento. Era il momento di smetterla di preoccuparsi del passato e di creare nuovi ricordi.

Con Jillian.

Jillian che gli aveva salvato la vita, si era presa cura di lui, lo aveva fatto ridere, gli aveva lanciato un salvagente quando stava per andare alla deriva.

Reseph si tolse la maglietta e la raggiunse sul letto e, quando lei si alzò a sedere per andargli incontro, lui la spinse giù e la coprì con il suo corpo. I loro sguardi si incontrarono e Reseph sentì il battito del suo cuore. Quando il palmo di Jillian si posò sul suo petto, il calore del tocco lo inondò, facendogli pizzicare la pelle.

Abbassò la bocca sulla sua, la baciò lentamente, come se non fossero già entrambi pronti a schizzare in orbita. La spogliò, interrompendo i baci solo per sfilarle la maglietta e i pantaloni. Quando furono entrambi nudi, pelle a pelle, le mani di Reseph percorsero ogni millimetro del corpo di Jillian.

Lei non fu altrettanto delicata. Le sue unghie gli graffiarono la schiena prima di cadere sul sedere e qui affondò le dita nelle natiche mentre si inarcava contro di lui, premendo il pube contro la sua erezione. A quella mossa, entrambi grugnirono, ma lui non era ancora pronto.

O meglio, era pronto fisicamente ma non mentalmente. Voleva essere attento, scrupoloso, possessivo.

Jillian era sua e dopo quella notte non avrebbe più avuto dubbi.

Intrecciando le dita nei suoi capelli, Reseph lasciò che l’altra mano risalisse il suo addome. Accarezzò la curva del seno e sentì la pelle che si tendeva sotto il palmo. Il pollice disegnò dei cerchi attorno al capezzolo e il mugolio ardente che eruppe dalla sua gola gli fece capire che le era piaciuto.

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